Foligno, nella sua dimensione comunale, nel decennio 2012-2022 è passata da 56.780 abitanti a 55.503, con una perdita del 2,2% superiore alla perdita che si è verificata in Umbria e che è stata del 1.4% (dati SpiCgil Perugia).
"Per contrastare il calo demografico e incentivare la natalità, il Comune ha avviato diverse azioni in collaborazione con vari soggetti del territorio (Asl, consultori, diocesi, associazioni)- dichiara l'assessore ai servizi sociali e politiche familiari, Agostino Cetorelli -.Tra le principali iniziative, segnaliamo la creazione, nel 2019, di un osservatorio sulle dinamiche demografiche, l'adesione al network dei "comuni amici della famiglia" e la realizzazione di un dossier sulle politiche familiari.
Il Comune - dichiara l'assessore - ha inoltre elaborato un piano famiglia che prevede interventi in diversi ambiti. Tra questi, ricordo il sostegno alla natalità, l'affido familiare, i servizi di facilitazione per lo sport e la cultura, la carta sport disabili e il box bebè per l'accoglienza dei neonati".
La regione sconta un calo della popolazione superiore alla media nazionale, questa diminuzione si è verificata pur in presenza di un aumento complessivo degli stranieri, che sono passati da 6.348 nel 2012 a 6.537 nel 2022, con una variazione positiva del 3.0%, trend positivo, che però recentemente ha subìto un brusco arresto.
La popolazione folignate in particolare, mostra un andamento dell'indice di invecchiamento più marcato rispetto alla media nazionale, come evidenziano i dati sulla composizione per età.
La quota di giovani e ragazzi sotto i 15 anni scende dal 13,3% del 2012 al 12,6% del 2022, mentre quella degli over 65 sale dal 23,4% del 2012 al 26,0% del 2022.
Gli ultraottantenni rappresentano l'8,9%, in aumento rispetto all'8,0% di dieci anni prima.L'indice di natalità si riduce dal 10,6 (per mille ab.) del 2012 al 6,8 del 2022, mentre il tasso di mortalità aumenta dall'11,6 al 12,7(approfondisci qui).
"L'obiettivo - prosegue Cetorelli, consapevole della criticità della situazione - è quello di soddisfare le esigenze di una fascia mediana della popolazione che spesso non viene raggiunta dalle politiche sociali tradizionali anche attraverso l'erogazione di benefici rivolti a famiglie con un figlio che vivono situazioni economico-sociali complesse. Tuttavia, - sottolinea - è necessario un impegno a lungo termine e politiche familiari a livello nazionale e regionale per ottenere risultati concreti prendendo spunto da altri Paesi europei come la Francia.
Per affrontare il problema in modo più ampio, il Comune di Foligno si è proposto di costituire un distretto di comuni in collaborazione con la Regione, al fine di implementare misure strutturali che superino la politica dei bonus. Anche se la gestione dei bonus rimarrà a carico delle autorità locali e dei comuni".
All'opinione dell'assessore Cetorelli fa da contraltare la posizione del sindacato, in particolare della Cgil che ritiene indispensabile un confronto a più ampio raggio e soprattutto incentrato sulla tutela della condizione dei redditi medio bassi, capace di rilanciare il lavoro e lo sviluppo attraverso un potenziamento del welfare pubblico contro ogni logica di privatizzazione.
LEGGI IL REPORT DEMOGRAFICO DEL COMUNE DI FOLIGNO
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