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Il valore della cittadinanza: il referendum e la realtà umbra



Mercoledì prossimo, 30 aprile, alle ore 20:30 su Umbria TV, Costruire e Rigenerare  dedicherà la puntata al valore della cittadinanza.

Un tema cruciale, che si intreccia con i grandi nodi della giustizia sociale, del riconoscimento, della coesione e della democrazia.

In studio, moderati dalla giornalista Lisa Malfatto, interverranno:

  • Avv. Francesco Di Pietro, esperto in asilo e immigrazione e membro dell’ASGI (Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione), che offrirà un inquadramento giuridico sul diritto alla cittadinanza e sulle sue attuali criticità;

  • Letizia Lare Lantone, vicepresidente di Amnesty International Perugia e componente del Comitato Referendum Cittadinanza che racconterà l’impatto sociale e personale del mancato accesso alla cittadinanza per centinaia di migliaia di persone nate o cresciute in Italia ma ancora prive di pieni diritti civili e politici;

  • Roberto Panico, coordinatore regionale Inca Cgil Umbria, che approfondirà il recente accordo bilaterale Italia-Albania sulla sicurezza sociale e il tema della tutela previdenziale e assistenziale dei lavoratori migranti.




La puntata si concentrerà anche sul quinto quesito referendario promosso dalla Cgil, che propone di ridurre da 10 a 5 anni di residenza legale il requisito per richiedere la cittadinanza italiana. Una proposta in linea con gli standard europei che, se approvata, potrebbe cambiare concretamente la vita di oltre 2,5 milioni di persone che vivono e lavorano stabilmente nel nostro Paese.

Il tema è particolarmente attuale tenendo presente gli ultimi dati contenuti nella 34ª edizione del Dossier Statistico Immigrazione curato da IDOS, in collaborazione con il Centro Studi Confronti e Istituto di Studi Politici “S. Pio V”: al 1° gennaio 2024, i residenti stranieri in Umbria sono 89.735, pari al 10,5% della popolazione, con una crescita dell’1,3% rispetto all’anno precedente.

La regione presenta inoltre una forte incidenza femminile pari 54,4% dei residenti stranieri. Si tratta di donne migranti per lo più impegnate in impieghi precari e sottopagati.

Relativamente alla natalità poi, nel lungo periodo le donne straniere e italiane tendono ad avere lo stesso numero di figli a conferma che a incidere sulle scelte riproduttive, sono soprattutto le condizioni lavorative, l’accesso ai servizi e il peso del costo della vita.

Su oltre 4.700 nascite registrate in Umbria, solo il 14,2% riguarda bambini nati da genitori stranieri. Un indicatore chiaro del fatto che anche le famiglie migranti sono pienamente coinvolte nel calo demografico generale.

Famiglie sempre più radicate sul territorio: tra il 2010 e il 2023, in Umbria sono state concesse oltre 36.000 cittadinanze, segno evidente di una realtà che è parte integrante della società regionale, ma che sconta ancora troppe barriere normative e culturali.


L'appuntamento dunque è per mercoledì 30 aprile alle 20.30 su Umbria TV-canale 10 e in replica giovedì, alle 14:30!


Per la Redazione - Chiara Maria Sole Bravi

 

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