Mercoledì 13 marzo, a partire dalle ore 10, presso l'Istituto Tecnico Tecnologico Allievi Sangallo in Viale Cesare Battisti a Terni, si terrà l'incontro dal titolo "Inossidabile Sostenibile", organizzato da Legambiente Umbria in collaborazione con lo stesso Istituto.
L'iniziativa sarà un'opportunità per discutere delle sfide che le grandi industrie devono affrontare per raggiungere la sostenibilità ambientale, una tematica che sta già coinvolgendo importanti realtà industriali nella zona ternana.
L'incontro, inaugurato con i saluti di Gianni Di Mattia, presidente del Circolo Verde Nera Terni Narni Stroncone, e di Cinzia Fabrizi, Dirigente Scolastico ITT Allievi Sangallo di Terni, sarà introdotto da Maurizio Zara, presidente di Legambiente Umbria.
Tra gli interventi previsti, si segnalano quello di Alex Sorokin, ingegnere e consulente energetico internazionale, Riccardo Morelli, presidente della sezione di Terni di Confindustria Umbria, Francesco Longhi, direttore del dipartimento territoriale Umbria Sud di ARPA Umbria, e Gianluca Gigli, direttore tecnico di Arvedi AST Terni.
La chiusura sarà affidata a Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, mentre i lavori saranno coordinati da Francesco Loiacono, direttore di "La Nuova Ecologia".
Il coinvolgimento di giovani studenti che si preparano ad essere futuri tecnici e quindi protagonisti dello sviluppo economico risulta di praticolare rilevanza per esplorare il tema della sostenibilità e dello sviluppo economico non come concetti alternativi, ma come elementi sinergici.
"L'apertura mentale e la pragmaticità dei giovani li rendono catalizzatori fondamentali per introdurre le innovazioni necessarie alla transizione ecologica - sottolinea Maurizio Zara, presidente di Legambiente Umbria - Spesso, le resistenze maggiori al cambiamento ecologico derivano dall'abitudine consolidata degli adulti a determinati modelli economici, e proprio qui risiede l'importanza di coinvolgere attivamente i giovani nel processo di cambiamento".
Sulle sfide della decarbonizzazione nel settore dell'acciaio, Zara ha evidenziato la complessità e l'urgenza della situazione. L'industria dell'acciaio, definita "hard to abate", presenta sfide uniche nel suo percorso verso la decarbonizzazione.
"La sfida principale consiste nel trovare metodologie e tecnologie in grado di affrontare la complessità dell'industria siderurgica, che richiedono un livello di consolidamento ancora in via di sviluppo. Questi approcci si trovano in una fase di transizione tra sperimentazione e adozione su larga scala, rappresentando vere e proprie innovazioni di mercato e tecnologiche - dichiara Zara.
Affrontare questa sfida richiede un coraggio aggiuntivo, essenziale per affrontare la necessità di sostenibilità ambientale e sociale. Il tema dei cambiamenti climatici è infatti quantomai urgente, e coloro che si impegnano precocemente e con determinazione nella decarbonizzazione avranno un vantaggio competitivo nel lungo termine.
Al contrario, coloro che tentano di mantenere lo status quo, trascurando la necessità di innovazione e sostenibilità, rischiano di soccombere alle pressioni del mercato e agli impatti inevitabili dei mutamenti climatici. L'esempio di Taranto ne è testimonianza tangibile. L'innovazione e la decarbonizzazione sono possibili e possono essere iniziate con vigore e proseguite nel tempo, seguendo l'evoluzione tecnologica e garantendo un impegno costante nel perseguire un futuro sostenibile".
Per la Redazione - Chiara Maria Sole Bravi
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